all’inizio del mese di novembre sentiamo di affermare con sempre maggiore convinzione che la morte non è la fine, ma l’inizio. La vita quaggiù è solo un preludio. Non solo le anime sono immortali, ma grazie alla Risurrezione di Cristo anche i corpi alla fine dei tempi risorgeranno dai sepolcri e, ricomposti nell’unità con l’anima, vivremo la stessa vita del Risorto in Dio.
Tuttavia, la vita che verrà dipende tutta dalla vita che ora stiamo vivendo. Dalla fede e santità vissute o meno in questo mondo deriverà la nostra risurrezione per la gloria o la condanna eterna.
Ricordarsi dei defunti non significa solo pensarli o aiutarli nel loro cammino in Purgatorio, ma anche imparare a vivere come se ogni giorno fosse il primo, l’ultimo e l’unico a nostra disposizione per deciderci per Dio e la Sua Volontà.
Che il Cielo possa essere il senso della vita di ciascuno di noi! Se in terra vivremo di Cielo, questo mondo potrà veramente ritornare ad essere un anticipo di Paradiso.