abbiamo vissuto un’intensa Quaresima e una splendida Pasqua. Nei giorni santi delle Quarant’ore, durante la Settimana Santa e nella Quaresima in genere sono stati molti i fedeli che si sono accostati al Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione. Un lieto annuncio: il tempo della Divina Misericordia non è ancora concluso.
Per tanti il tempo scorre inesorabilmente e sempre in maniera uguale. Per noi credenti il tempo è dono di Dio per investire la vita nella carità e così crescere nella santità. Il primo frutto della Pasqua è la Misericordia, sgorgata dal costato trafitto di Cristo e riversata su di noi per le mani dei sacerdoti: “A chi perdonerete i peccati saranno perdonati, a chi no, no”.
Sappiamo bene ormai che la Chiesa, essendo madre, ai suoi figli chiede di confessarsi almeno una volta l’anno e fare la Comunione almeno a Pasqua, ossia nel tempo di Pasqua. Abbiamo ancora 50 giorni per attingere in maniera sovrabbondante alle sorgenti della Divina Misericordia e ricevere degnamente il Corpo di Cristo.
Il tempo di Pasqua è anche un periodo che ci vedrà impegnati nella celebrazione di numerosi Battesimi, prime Confessioni e Comunioni. Accompagniamo i nostri piccoli soprattutto con la preghiera e il buon esempio di vita cristiana.
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