il grido del Battista giunge anche a noi: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Lo storico inizio dell’apertura quotidiana della chiesa è un atto di obbedienza ad un decreto del vescovo di poche settimane fa, ma vi è un motivo ancora più profondo: Gesù nato a Betlemme ci aspetta nella piccola e angusta grotta del tabernacolo.
Se convertirsi significa raddrizzare i propri sentieri, sapere che la chiesa è aperta è incoraggiamento a modificare di tanto in tanto i nostri itinerari frenetici, per deviarli-convertirli, anche per pochi istanti, verso il Salvatore che abita in mezzo a noi, nascosto sotto le apparenze del Pane.
La perenne compagnia di Gesù Eucaristia è la Vergine Immacolata. Madre e Figlio sono inseparabili. È bello intraprendere pellegrinaggi. Spero presto che anche noi come comunità ne potremo faremo alcuni. D’altro canto, non dobbiamo mai dimenticare che Maria possiamo incontrarla non solo nei grandi santuari, ma ovunque c’è un tabernacolo Ella è lì ad adorare Suo Figlio.
La fruttuosissima pratica della visita eucaristica ci dia ogni giorno un anticipo di Cielo che attendiamo trepidanti oggi più che mai.
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