AMORE, AMORE, AMORE….MA CHE AMORE È?

AMORE, AMORE, AMORE….MA CHE AMORE È?
Cari parrocchiani,
il disgusto, la violenza e il conformismo vengono fatti passare come la normalità e chi ad esse non si adegua è marchiato come anormale.
È disgustoso sentir parlare in tutte le salse di amore. Vorrei chiedere ai potenti e prepotenti che invadono le nostre menti: “ma di che cosa stiamo parlando?”. Cosa intendono concretamente per amore, amore e sempre amore? Sono certo che scopriremo cose sconcertanti, per cui l’amore altro non è se non lo sfruttamento dell’altro per soddisfare il proprio egoismo.
La violenza non consiste solo nell’uso scriteriato della forza contro ogni altrui diritto, bensì anche nel ridurre il proprio corpo ad un oggetto da esibire squallidamente per far parlare di sé. È violenza tutto ciò che violenta il significato originario della natura delle cose.
Oggi sembra che sia vietato pensare in maniera differente dalla massa. L’obbligo di conformarsi al pensiero unico imposto ormai non più subdolamente, ma con prepotenza e arroganza sembra essere diventato l’unico dogma a cui devotamente inchinarsi. Nessuno può essere e vivere da persona libera, perché la libertà oggi coincide con la non libertà.
Nella settimana della festa degli innamorati noi cristiani diciamo no a questa logica perversa e pervertitrice, mentre diciamo sì all’unico vero amore: quello che ha Dio come origine e fine. Quell’amore che passando e coinvolgendo per mezzo della croce tutti i fratelli trasforma ogni cosa in un’oasi di pace.